Ti cercavo tra le vie di Bologna ma tu non c’eri.
Ti immaginavo camminare davanti a me in Piazza Maggiore. Io seduta sugli scalini bianchi a prendere freddo. Tu con le spalle protratte in alto affinché il colletto del cappotto blu notte potesse proteggerti metà viso dal vento gelido della mattina. Il naso all’insù che sporge fuori per respirare un po’ d’aria, le sopracciglia inarcate e gli occhi socchiusi. I capelli lisci un po’ in disordine, le orbite oculari stanche chi sa per quale motivo. Forse perché tu pensi, e pensare è stancante. Ti prosciuga perché ti penetra nel cervello e te lo storce per mettere in dubbio ogni preconcetto instauratosi autonomamente con il tempo.
Ma tu non c’eri. C’era solo la mia speranza di vederti, la tua ombra nei miei pensieri, i miei ricordi sagomati sulla realtà del presente. Chi sa quanto vicino mi eri senza che me ne potessi accorgere. Forse stavi già lavorando nel tuo ufficio o forse ti stavi ancora preparando per uscire.
Mi sono sentita scomoda nella città che tu tanto ami. Avrei voluto poterla vedere con i tuoi occhi.
DM