Mi ritrovo spesso a chiedermi quale sia il mio problema.
Perché mi ritraggo così tanto dalla vita sociale? Ci sono stati momenti nella mia vita in cui soffrivo perché ero invisibile, perché ero lasciata da parte, perché venivo rifiutata a causa di chi ero e di come ero. Ma ora, nell’ambiente in cui mi trovo, nell’era temporale in cui agisco e penso, sono così desiderosa di crescere che sento le persone intorno a me essere delle zavorre.
Sono così concentrata su me stessa che il pensiero che ci siano degli altri esseri che mi circondano, mi fa strano. Come se fosse una favola che si racconta per distrarsi dalla realtà che spesso risulta troppo reale. Ma siamo tutti coscienti che sono solo storie, lontane proiezioni della nostra mente. Eppure, se mi metto a leggere un libro, percepisco quello essere più reale di quel fantomatico mondo sociale che mi circonda e che mi chiama. Perché nella mia testa c’è una voce che sa che un giorno mi pentirò di non aver vissuto questa giovinezza come tutti quanti: bramando serate passate con gli “amici” a bere le lacrime versate sui libri. Ma io ora non ho in mente questo, anzi il pensiero di una vita di questo tipo di strangola, mi intrappola, mi toglie l’aria.
Perché forse sono troppo concentrata su me stessa. Perché forse non so prendermi una pausa. Oppure perché forse io dovrei essere altrove. Perché, forse, non ho trovato le persone giuste da desiderare al mio fianco. Perché forse io vorrei altra gente, ma ancora non sono in grado di capirlo. Forse nemmeno lo posso sapere perché sono limitata qui, a questa ristretta cerchia di vita che limita i bordi del panorama che i miei occhi sono in grado di vedere.
Forse ho solo bisogno di ricevere stimoli dal mondo che c’è la fuori. Che siano costruttivi, insieme ale persone giuste, che si vogliono mettere in gioco. E che non si lamentano della vita, ma la colorano, ne cambiano i bordi, la plasmano, la indossano e la interpretano a loro modo.
Forse le opportunità che sto sprecando non sono le pause che non sto facendo, ma sono i posti che non sto visitando, le persone che non sto conoscendo, i pensieri che non faccio. È questo ciò di cui ho bisogno.