Talvolta fa paura il pensiero che non sono gli altri a condizionarci, ad impedirci di compiere un passo in avanti, a dirci di stare indietro. La verità è che la responsabile dei nostri tentennamenti e dubbi è la voce che abbiamo nella testa. È specchio della società in cui si vive, certo, ma deriva anche dal nostro senso di responsabilità, dal modo in cui vediamo il mondo e da come vorremmo che noi, con un occhio esterno, ci vedessimo.
Siamo noi stessi che in terza persona ci giudichiamo, ci critichiamo, ci insultiamo. Siamo i nostri peggiori inquisitori.