La fascinazione comprende vari livelli non discriminabili. Il tutt'uno riguarda l'aroma, il legame, la magia, il sapore, la forma, la risposta, il comando, gli strati, la direzione, la modalità, il tatto, il gusto, lo spazio, il colore, i modi, il moto, il contatto, il gesto, la posizione, l'inosservato, la spontaneità, l'intenzione, la modularità, l'interazione, il respiro.
Tutto misto in una poltiglia incantata dirompente. Si appoggia leggera sull'anima, adagiata sui pensieri ed ogni percezione sensibile del reale. Nell'atmosfera, attimi rubati da Crono aleggiano nel desiderio del "di più". L'uragano si scatena nella testa, nel petto, nella pancia e ci lega a noi stessi, ai limiti dell'incapacità di comunicazione da una parte e l'impulso istintivo dall'altra.
Non rimane che la contemplazione se ci si ferma dinnanzi all'ostacolo del coraggio (da mitigare con l'esperienza dell'affetto spontaneo).