“[…] e mi volsi con il desiderio riacceso
di fare domande a Beatrice di argomenti
riguardo cui la mia mente era rimasta in sospeso.
Una cosa intendevo fare e un’altra fu la risposta:
credevo di vedere Beatrice ed invece vidi un anziano
vestito con gli abiti delle anime beate.
Attraverso gli occhi e le guance era soffuso
di una letizia benigna, nell’atteggiamento
che si conviene ad un tenero padre.
E «Dov‘è lei?», subito chiesi io.
Dove quello: «Per completare il tuo desiderio
Beatrice mi mosse dal mio luogo;
e se guardi la terza fila
a cominciare dal gradino più alto, tu la rivedrai
nella posizione che i suoi meriti le hanno fatto sortire».
Senza rispondere, sollevai gli occhi in alto,
e vidi lei che si faceva un’aureola
riflettendo su di sè i raggi divini.
Dalla zona più alta dove si formano i tuoni
l’occhio mortale immerso nelle acque più profonde,
non disterebbe così tanto,
quanto dista la mia vista da Beatrice;
ma ciò non mi faceva nulla, dato che la sua immagine
non arrivava a me corrotta dal mezzo sensibile (l’aria).
«O donna in cui si rinvigorisce la mia speranza,
e che ti sei offerta di soffrire per la mia salvezza
fino a lasciare le tue impronte all’inferno,
di tutte quelle cose che io ho visto,
riconosco la grazia e la virtù
derivate dal tuo potere e della tua bontà.
Tu da servo del peccato mi hai portato alla libertà spirituale
per tutte quelle strade ed in tutti i modi
che erano in tuo potere.
Custodisci in me la tua magnificenza,
così che la mia anima, che hai reso pura,
si stacchi dal corpo come piace a te».
Così pregai; e quella, così lontana
come sembrava, mi guardò e sorrise;
per poi tornare a guardare Dio.
Ed il santo anziano: «Affinché tu porti
a perfetto compimento», disse, «il tuo cammino,
a cui mi hanno mandato le preghiere e l’amor santo,
osserva con gli occhi la candida rosa;
che guardare quella preparerà il tuo sguardo
per salire lungo il raggio divino.
E la Madonna, per cui io ardo
di amore, ti farà la grazia,
perché io sono il suo fedele San Bernardo».”
Dante - Divina Commedia