Migliaia di volumi che davano l’impressione di sapere di me molto più di quanto io sapessi di loro.
“Non esistono lingue morte ma solo cervelli in letargo.”
“Un segreto conta quanto coloro da cui dobbiamo proteggerlo.”
“Viviamo in un mondo in ombre, Daniel, e la fantasia è un bene raro.”
Schiavo dell’eterna stupidaggine di stare dietro a chi ci fa del male.
Ebbi la sensazione di essere circondato da milioni di pagine abbandonate, da anime e mondi senza padrone che si inabissavano in un oceano tenebroso mentre fuori di lì il genere umano, tanto più smemorato quanto più convinto di essere saggio, scivolava verso un inconsapevole oblio.
“Il mondo non verrà distrutto da una bomba atomica, come dicono i giornali, ma da una risata, da un eccesso di banalità che trasformerà la realtà in una barzelletta di pessimo gusto.”
“La malvagità presuppone un certo spessore morale, forza di volontà e intelligenza. L’idiota invece non si sofferma a ragionare, obbedisce all’istinto, come un animale nella stalla, convinto di agire in nome del bene e di avere sempre ragione.“
“Darwin era un illuso, glielo garantisco. Ma quale evoluzione, figuriamoci! Per uno che usa il cervello, devi vedertela con nove oranghi.”
Nessuno si avvide di ciò che stava accadendo, ma come sempre il destino aveva ordito la sua trama e, quando la storia cominciò, il finale era già stato scritto.
Imparò a dire solo ciò che gli altri volevano sentirsi dire, a interpretare i loro sguardi e le loro aspettative.
“E conserva i tuoi sogni” disse Miquel. “Non puoi sapere quando ne avrai bisogno.”
“Sempre.”
L’asia è la ruggine dell’anima.
Continuiamo a vivere nel ricordo di chi ci ama.
“Una volta Julian ha scritto che le coincidenze sono le cicatrici del destino. Le coincidenze non esistono, Daniel: siamo solo marionette mosse dalla nostra incoscienza.”
Ciò che scende prima o poi risale.
Carlos Ruiz Zafòn