Ancora una volta, in una società che dovrebbe definirsi evoluta e civile, vengono messi al primo posto interessi politici ed economici, che soverchiano e spodestano principi etico-morali che mettono l’uomo al primo posto. L’uomo inteso come essere vivente dotato di diritti e di doveri inderogabili, uomo come umanità, uomo come animale sociale, uomo come dignità e soprattutto vita e libertà. Ancora una volta, il concetto di essere umano scompare in una massa di popoli e nazioni che, come pedine di un gioco da tavolo, si muovono senza pietà verso un’espansione senza limiti, senza freni, senza umanità. Strategie in cui il sangue versato è un semplice effetto collaterale di forze potenti che si scontrano e non guardano in faccia nessuno. Fenomeni in cui il cuore si pietrifica e lascia il posto alle armi fredde ed esplosive. La catastrofe compiuta in nome di miti che non hanno niente di umano. Solidarietà, fraternità, carità sono solo pochi dei ponti distrutti dagli orrori delle ideologie di guerra.
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