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  • Immagine del redattoreL&A

Arezzo - 5 luoghi da non perdere

Arezzo è una città della Toscana che fu sede della più antica università della regione. Camminando per le strade della città, è facile notare la storia della città stessa a tal punto da essere definita un museo a cielo aperto. In questo articolo analizzeremo alcuni edifici di importanza storica della città.

1: Basilica di San Francesco

La Basilica di San Francesco di Arezzo è la seconda Chiesa dal punto di vista storico. La prima, infatti, venne costruita fuori dalla città, ma poi venne distrutta per ragioni difensive. La nuova Chiesa, cioè questa, venne fatta costruire dentro le mura nel XIV secolo.

La Basilica è costruita in pietre e mattoni, ha un’unica navata e contiene un crocifisso realizzato dal Maestro di Castiglion Fiorentino, un allievo di Cimabue. Quello che rende importante questa chiesa è il ciclo di affreschi delle "Storie della Vera Croce", realizzati sulla cappella maggiore inizialmente da Bicci di Lorenzo e completati da Piero della Francesca. Fra questi c’è anche il “Ritrovamento delle tre croci e verifica della Croce”, il quale rappresenta il ritrovamento delle tre croci e racconta di come è stata riconosciuta la Vera Croce attraverso la resurrezione di un giovane.

Ancor più famoso è l’affresco “Sogno di Costantino”, probabilmente il primo notturno della storia dell’arte. Questo rappresenta come l’angelo appare in sogno a Costantino e gli porge la croce che avrebbe assicurato la sua vittoria in battaglia.


2: Chiesa di Santa Maria della Pieve

Realizzata tra XII e XIII secolo, la Chiesa di Santa Maria della Pieve presenta elementi di stile romanico e barocco dovuti alle varie modifiche apportatele nel corso del tempo. La facciata ha tre portali, non presenta il timpano, ma ci sono tre logge sorrette da colonne: le prime due logge dal basso sono ad arco, la terza è ad architrave. Elemento imponente è la torre campanaria di 59 metri d’altezza e detta dei cento buchi per le dieci bifore presenti su ogni lato e disposte su cinque ordini sovrapposti. Sulla parte posteriore della chiesa vi è la grande abside semicircolare, decorata con arcate cieche a tutto sesto e monofore che danno luce all'interno e alla cripta. All’interno è rimasto il polittico con la Vergine col Bambino e i santi Giovanni Evangelista, Donato, Giovanni Battista e Matteo commissionato a Pietro Lorenzetti.

La cripta è poco profonda, presenta tozze colonne e preserva un reliquario del 1346 in argento dorato con la testa di San Donato, patrono di Arezzo.


3: Cattedrale dei Santi Pietro e Donato

La facciata è a salienti, appartiene allo stile neogotico e presenta una ricca decorazione scultorea. La facciata preannuncia la suddivisione interna in tre navate, marcata da pilastri rettangolari poco sporgenti, facilitata dai tre portali, ognuno dei quali è strombato e decorato da una lunetta scolpita a bassorilievo; solo il portale centrale presenta anche una ghimberga sormontata da tre statue, ciascuna con proprio baldacchino: in alto Gesù redentore e in basso a sinistra San Donato e a destra il beato Gregorio. In corrispondenza della navata centrale si apre anche un rosone circolare. Il coronamento della facciata è caratterizzato da una decorazione ad archetti pensili.

Il campanile della cattedrale ha pianta esagonale, è formato da quattro ordini sovrapposti: quello inferiore è privo di aperture, i due centrali sono caratterizzate da monofore ogivali, una per ciascun lato, e quello superiore è decorato da rosoni strombati.

Questo campanile rappresenta il terzo tentativo di costruzione di un campanile per questa chiesa: il primo minacciava di danneggiare le vetrate, il secondo più lontano non era stabile a causa di una falda acquifera sotterranea e il terzo, quello odierno, è stato prima realizzato separato dall’edificio e poi unito grazie agli appartamenti dei custodi del duomo. All’interno l’abside presenta delle vetrate realizzate da Guillaume de Marcillat e ospita l’altare maggiore, posto di fronte alla marmorea Arca di San Donato che conserva il corpo del patrono della città.


4: Palazzo della Fraternita dei Laici

La Fraternita dei Laici fu fondata nel 1262 con il nome ufficiale di Fraternita di Santa Maria della Misericordia, grazie alla volontà di un gruppo di persone dirette dai padri domenicani e desiderose di aiutare i poveri e gli infermi. A seguito di lasciti e donazioni la Fraternita ha svolto grandi imprese per la città, compreso il pagamento delle logge progettate da Giorgio Vasari, che ha realizzato nel 1552 il coronamento della facciata dell’edificio gotico-rinascimentale. La facciata presenta due monofore ogivali strombate e un portale anch’esso strombato e sormontato da un finto arco a tutto sesto che racchiude l’affresco “Cristo in pietà” che rappresenta Gesù soccorso dalla Vergine e San Giovanni. Al livello superiore è presente un bassorilievo che ritrae Maria che con il suo ampio mantello protegge gli abitanti di Arezzo.


5: Piazza Grande

Foto realizzate da L(&A).


Al prossimo articolo!

L(&A)

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