Oggi parliamo di un argomento che probabilmente in pochi conoscono: la storia dell'amicizia della regina Vittoria d'Inghilterra e Abdul.
Raccontata in un libro della scrittrice Shrabani Basu, l'amicizia tra i due è protagonista del film "Vittoria e Abdul" ("Victoria & Abdul" in lingua originale) realizzato nel 2017 dal regista Stephen Frears.
Non molti conoscono questa parte della vita della regina, anche perché tutte le prove del loro rapporto furono eliminate. Solo nel 2010 venne ritrovato e pubblicato il diario che Abdul Karim aveva scritto durante i suoi anni di servizio per Vittoria.
Chi è Vittoria
La regina Vittoria, all'anagrafe Alexandrina Victoria, è nata il 24 maggio 1819 e morta il 22 gennaio 1901. E' diventata Regina di Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda il 20 giugno 1837 e Imperatrice d'India il 1 Marzo 1876. Se seguiamo l'albero genealogico, notiamo che Vittoria è la trisnonna dell'odierna regina Elisabetta II. Il suo regno è durato più di 63 anni e solo la sua pro-pro-nipotina è riuscita a superare questo record.
La sua vita privata e il suo carattere testardo è ben rappresentato nella serie TV "Victoria", in cui è narrata la sua storia d'amore con il marito principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha. Ebbe nove figli, quarantadue nipoti che si sposarono con aristocratici e nobili europei, creando un intreccio tale da rendere Vittoria "nonna d'Europa". Sotto il suo regno sono passati dieci primi ministri. E' rimasta fedele al marito anche dopo la sua morte affrontando la solitudine. Il suo successore è stato il figlio Edoardo VII.
La trama
Durante un banchetto, la regina Vittoria riceve come regalo per il suo Giubileo d'Oro una particolare moneta che le viene consegnata da due indiani prescelti, uno dei quali è proprio il funzionario indiano di Agra, Mohammed Abdul Karim. Nonostante gli sia proibito, Abdul guarda negli occhi la regina che decide di promuovere lui e il suo amico Mohammed Buksh come suoi personali funzionari. Con il tempo Vittoria si avvicina sempre di più ad Abdul, che la affascina grazie alle storie riguardanti l'India, i suoi monumenti, le tradizioni, i cibi e persino la lingua. E' così che lui inizia ad insegnarle la lingua urdu, per poi diventare il suo maestro: il Munshi. Vittoria trova in Abdul un vero amico, un confidente, una persona che può colmare la solitudine che la accompagna dalla morte di suo marito Albert. Andando contro le critiche dell'aristocrazia, Vittoria invita a palazzo anche la moglie di Abdul, accompagnata da sua madre, e cerca di dargli il titolo di cavaliere. A questo punto, la nobiltà inglese si ribella e la regina è costretta a invitare il suo funzionario a ritornare in patria per paura che gli possa succedere qualcosa a causa loro. Abdul continua a servire la regina fino al giorno della sua morte, durante il quale la conforta dicendole che sta partendo per fare un lungo viaggio. Dopo la morte della regina, Abdul, sua suocera e sua moglie, vengono fatti tornare ad Agra dopo aver visto distrutte dall'aristocrazia inglese tutte le prove che indicavano il rapporto con la defunta regina.
Differenze tra film e realtà
Abdul e Mohammed non avevano il compito di portare un dono alla regina, erano loro stessi il dono perché dovevano essere i valletti di Vittoria.
Abdul nel film ha un comportamento impeccabile, ma nella realtà era irascibile ed arrogante. Inoltre, spesso e volentieri scriveva nel suo diario del suo desiderio di tornare a casa.
Vittoria compie un viaggio a Firenze e assiste alla presentazione di Giacomo Puccini, che in realtà era più giovane di come non venga rappresentato nel film, di una sua opera che è stata presentata al pubblico solo anni dopo la visita della regina.
Vittoria non invita a corte solo la moglie del suo Munshi, infatti ha ospitato l'intera famiglia.
Dopo essere stato cacciato, Abdul, in quanto ex-funzionario di corte, ha continuato a ricevere uno stipendio e ha potuto rimanere in contatto con la famiglia reale.
Il razzismo nell'era vittoriana
La nobiltà inglese a servizio della regina è sempre stata contraria al servizio da parte di Abdul. Per loro, il fatto che la regina gli offrisse un ruolo così importante lasciava pensare che l'India stesse assumendo il controllo dell'Inghilterra, a tal punto da poterla un giorno sopraffare. Inoltre, le usanze e le tradizioni indiane parevano strane e il fatto che la regina avesse così tanta confidenza con Abdul non aiutava. La regina si stava interessando ad una cultura "troppo diversa" da quella inglese: imparare la lingua urdu o volere conoscere il Corano non erano passatempi alle quali una regina si dedicava solitamente. L'aristocrazia inglese raggiunse il culmine nel momento in cui si cercarono di ribellare alla regina che li accusò di razzismo.
Le debolezze di una regina
Una parte interessante del film è la scena in cui Abdul e Vittoria si ritrovano a fare un viaggio da soli e la regina decide di confidarsi con il suo amico. E' così che Vittoria rende note tutte le sue debolezze e i suoi affanni dicendo che, in realtà, nessuno sa cosa vuol dire essere una regina. E' sola e soffre ancora per la mancanza del marito Albert. Dice che ci sono milioni di persone che la odiano e i suoi nove figli sono gelosi e fanno a lotta tra di loro. Lei si sente impotente di fare qualsiasi cosa e Abdul cerca di confortarla dicendole, citando il Corano, che noi non viviamo per noi stessi: la nostra missione è quella di servire gli altri.
Al prossimo articolo!
L(&A)
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