Oggi parleremo di Aenne Burda, l'imprenditrice tedesca che ha realizzato la rivista "Burda Moden" negli anni successivi al dopoguerra. La sua storia è stata raccontata nel film "Aenne Burda - La donna del miracolo economico" dove l'attrice tedesca Katharina Wackernagel veste i panni di Aenne.
Vita
Anna Magdalene Lemminger è nata il 18 Luglio 1909 a Offenburg, in Germania. Non si è sempre trovata in buone condizioni economiche e questo lo testimonia il fatto che suo padre era un macchinista e lei, a soli 17 anni, ha dovuto abbandonare gli studi per cominciare a lavorare come cassiera nella compagnia elettrica della sua città. La sua vita è cambiata completamente quando a 21 anni ha incontrato Franz Burda, quello che il 9 Luglio 1931 è diventato suo marito e poi padre dei suoi tre figli Franz, Frieder e Hubert. Franz era il figlio del fondatore della Burda Company, alla quale Aenne ha cominciato a lavorare subito dopo il matrimonio. Oltre del successo della sua rivista, Aenne è anche stata responsabile di due fondazioni di beneficenza, che hanno sostenuto rispettivamente giovani accademici e gli anziani di Offenburg. E' morta per cause naturali il 3 Novembre 2005, all'età di 96 anni, nella sua città natale.
Burda Moden: la rivincita dopo il tradimento
La vita di Aenne dopo il matrimonio procedeva molto bene e sembrava che niente potesse andare storto. Un giorno, però, casualmente Aenne vide Franz tenere in braccio un bambino e baciare una donna, quella che una volta era la sua segretaria. La donna, una volta tornato a casa il marito, lo rimproverò dando inizio ad una lunga serie di litigi tra i due. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata scoprire, arrivata a Parigi, che l'amante del marito stava dirigendo una rivista con le idee di Aenne e lo stava anche facendo male. La signora Burda aveva già chiesto al marito mesi prima la possibilità di dirigere una rivista, ma Franz aveva concesso questa possibilità alla sua ex segretaria. Aenne riuscì ad imporsi sul marito per avere quello che le spettava solo dopo averlo minacciato di chiedere il divorzio. E' così che, lasciandosi alle spalle le critiche delle famiglie importanti tedesche, dello stesso marito e della gente, la signora Burda è riuscita ad ottenere la sua rivista "Favorit", che poi, per evitare di essere accusata di plagio, ha chiamato "Burda Moden". Anche Franz aveva cercato di ostacolarla. Un esempio è stato l'inganno dal punto di vista economico: Aenne ha dovuto estinguere da sola un debito di 200 mila marchi tedeschi, di cui non sapeva l'esistenza, e nel frattempo pagare lo stipendio alle sue dipendenti.
Dopo anni di sacrifici e duro lavoro è riuscita a far diventare la sua rivista una rivista di grande successo che ancora oggi viene venduta in 90 paesi e tradotta in 16 lingue diverse.
Burda Moden: una rivista di successo
Le idee di Aenne erano precise. La sua rivista non doveva essere come tutte le altre, doveva distinguersi. Tutto doveva essere diverso, i colori, la qualità e lo scopo. La sua rivista doveva essere appariscente e doveva far nascere nel cliente il desiderio di comprarla o continuare a comprarla.
Il target dei clienti a cui si rivolgeva la sua rivista era molto vario. Difatti, Aenne aveva anche organizzato degli incontri, affinché capisse quali erano le misure specifiche delle taglie che si stavano realizzando. In questo modo, ognuno poteva scegliere la taglia adatta al proprio corpo.
Non finisce qui! L'idea di Aenne era anche quella di dare la possibilità alle sue clienti di realizzare a casa i propri capi. Ad ogni numero della rivista era possibile consultare le istruzioni per realizzare, ad esempio, un certo tipo di cucitura. A questo si affiancano i cartamodelli, indispensabili perché ogni donna potesse creare i suoi abiti preferiti da sola.
Al prossimo articolo!
L(&A)
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