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Firenze - Visita guidata

Tra edifici, sculture ed attrazioni, Firenze si può definire la città dell’arte rinascimentale per antonomasia. Quali sono i segreti che nasconde? Quali meravigliosi sorprese ci aspettano? Ecco cosa è possibile vedere se volete indossare i panni dei turisti per un giorno intero!


Basilica di Santa Maria Novella

Una tappa fondamentale è la Basilica di Santa Maria Novella, accanto all’omonima stazione del treno, alla cui progettazione ha contribuito l’architetto genovese Leon Battista Alberti.

La facciata della basilica parte da una realizzazione trecentesca, testimoniata da portali laterali, profondi archi acuti, alte arcate cieche e rosone. Alberti è costretto ad armonizzare il vecchio con il nuovo, facendo spesso ricorso ad elementi geometrici. Mentre la parte inferiore è più fitta e concentrata, quella superiore ha un tono più formale, disteso e ampio.

Un elemento nuovo è il portale centrale, inserito in un arco a tutto sesto. Questo introduce ad una breve volta a botte cassettonata che poggia su una coppia di lesene corinzie scanalate. All’estremità della facciata sono riproposte le colonne corinzie e sono affiancate da paraste ad angolo rivestite con fasce orizzontali di marmo alternativamente verde e bianco. Un alto attico è decorato da motivi geometrici bicromi e divide l’ordine inferiore da quello superiore, segnando l’inizio della realizzazione quattrocentesca. La porzione superiore della facciata include la navata centrale, rappresentata come un tempio classico tetrastilo formato da quattro paraste corinzie che sorreggono trabeazione e timpano. Per quanto riguarda le navate laterali, ci sono ampie volute ornate di stile barocco che nascondono gli spioventi del tetto.

La facciata è da leggere anche da un punto di vista simbolico. Il tempio rappresenta la sede della virtù e della ragione, dove regna un’eterna primavera e l’uomo riesce ad essere illuminato dalla luce proveniente dall’oculo. Questo corrisponde al rosone e la sua circolarità viene ripresa nel sole e nelle ruote sulle vele. Il sole, che si trova nel timpano, è il principio cosmico generatore, volto di Gesù bambino. I suoi raggi si distendono verso le due gemme trilobate e incarna la virtù vivificante. Gli antichi lo consideravano padre di tutte le cose, mentre i cristiani immagine di Dio. Le coppie di tarsie rettangolari raffigurano in sequenza lo sbocciare di un fiore a quattro petali, a compimento della germinazione cominciata nel timpano. Nelle vele laterali si trova la ruota del tempo che richiama il moto del sole, il quale fa muovere in eterno il giardino di forme geometriche e rimanda ad un ciclo perpetuo della natura governato dalla matematica.


Piazza del Duomo


Cattedrale di Santa Maria del Fiore

La Cattedrale di Santa Maria del Fiore, opera dell’architetto Arnolfo di Cambio, è il Duomo di Firenze. Nonostante il progetto iniziale avesse previsto mosaici sparsi all’interno dell’edificio, per ragioni fisiche si è optato per la realizzazione di affreschi che ricoprono tutt’ora circa 3600 m^2.

La Chiesa presenta tre navate a cui corrispondono altrettanti portali, rappresentati da archi a sesto acuto. La facciata presenta ben tre rosoni, ma quello che salta immediatamente all’occhio è quello centrale, di dimensioni maggiori e posto più in alto rispetto ai restanti. In un continuo alternarsi di marmo bianco di Carrara e marmo verde di Prato, lo spettatore può rimanere affascinato da elementi ripetuti come archetti pensili, bifore e statue di santi posizionate all’interno di apposite nicchie.

La cupola è stata realizzata dell'intellettuale rinascimentale Filippo Brunelleschi. Questa ha una storia molto interessante, dato che era già prevista nel progetto originale e per la sua realizzazione era stato indetto un concorso. Una volta completato il tamburo ottagonale, nessuno aveva il coraggio di prendere in mano la responsabilità di questo immenso lavoro. Inoltre, questo sembrava impossibile: il diametro della cupola sarebbe dovuto essere di circa 42 m, la tecnica del calcestruzzo usata dai romani per il Pantheon era ormai ignota, la centina sarebbe stata troppo costosa e nessun tipo di legno sarebbe stato in grado di reggere tutto quel peso. Il genio di Brunelleschi, però, è riuscito a trovare la soluzione in una cupola autoportante, formata da una doppia calotta a sei creste in pietra nella parte interna ed in mattoni in quella esterna. A ciò si aggiunge il sistema ad incastro di questi, detto “a spina di pesce”, che contribuisce alla stabilità dell’intera realizzazione.


Battistero di San Giovanni

Inizialmente tempio consacrato al dio Marte, il Battistero di San Giovanni acquisisce questo nome nel 1128 e deriva da un’ispirazione bizantina. Posizionato al centro della piazza, presenta una pianta ottagonale di circa 25 m di diametro e mostra un rivestimento bicromo in marmo bianco e verde. Ad ogni spigolo vi è un pilastro poligonale e lo stile principale è quello romanico fiorentino. Attraverso delle linee ripetitive, la costruzione si articola figure geometriche ed archi a tutto sesto. La cupola è esternamente rivestita da una piramide a base ottagonale, alla cui sommità è riposta una lanterna.

La fama che circola riguardo questo battistero riguarda soprattutto le tre porte bronzee, che raccontano le vicende bibliche di San Giovanni Battista e le storie dell’Antico e del Nuovo Testamento. La Porta del Paradiso e la Porta Sud vengono spesso “oscurate” dal ricordo della Porta Nord, significativa per il concorso della formella quadrilobata del sacrificio di Isacco che ha visto contrapporsi Brunelleschi e Ghiberti.


Piazza della Signoria

Piazza della Signoria, sede di Palazzo Vecchio, assume una rilevanza artistica soprattutto grazie alle statue ivi presenti. Vero e proprio museo a cielo aperto, si trovano una delle copie del David di Michelangelo (originale conservato nella Galleria dell’Accademia, Firenze), Ercole e Caco ed Ercole ed il centauro Nesso di Bandinelli, Fontana del Nettuno di Ammannati, Perseo con la testa di Medusa di Cellini, Ratto delle Sabine di Giambologna, Ratto di Polissena di Fedi ed i Leoni medicei.


Galleria degli Uffizi

A pochi passi, è possibile visitare la Galleria degli Uffizi. Tra scultura e pittura, si possono osservare da vicino opere greche e romane, ma anche di artisti rinascimentali come Piero della Francesca, Botticelli, Leonardo Da Vinci, Raffaello, Michelangelo, Tiziano, Andrea del Sarto, Rosso Fiorentino, Parmigianino, Bronzino ed addirittura Caravaggio.

[Nelle foto a seguire: busto romano, Doriforo di Policleto, Dafni e Pan, Laocoonte (copia), Dittico dei Duchi di Urbino, La Primavera, La nascita di Venere, Dittico di Agnolo Doni e Maddalena Strozzi, Tondo Doni, La Venere di Urbino, Madonna dal collo lungo, Ritratto di Eleonora da Toledo, Madonna delle Arpie, Mosè e le figlie di Ietro, Ritratto di Lucrezia Panciatichi, Bacco.]


Ponte Vecchio

Ultima tappa, ma non per importanza, è Ponte Vecchio. Simbolo di Firenze, permette di godersi una vista in prima fila sul fiume Arno, spesso citato dallo stesso Dante Alighieri.


Foto realizzate da L(&A) e F.C.


Al prossimo articolo!

L(&A)


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